Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha ribadito la data del suo viaggio in Tunisia, previsto giovedì, dove incontrerà il presidente e il ministro degli Interni tunisini. Un rafforzamento dell'intesa tra Italia e Tunisia anche per velocizzare le espulsioni dei migranti trovati in posizione irregolare è stato auspicato nel corso di un incontro tecnico svolto la scorsa settimana al ministero dell'Interno tra gli esperti del Governo italiano e i loro omologhi tunisini. Il ministro Salvini ha trasmesso un messaggio per confermare "particolare attenzione" al dossier sul quale il titolare del ministero si era speso in più occasioni, sollecitando un aumento dei rimpatri, ora fermi ad un massimo di 80 settimana con voli charter che partono dall'Italia ogni lunedì e giovedì. Durante il confronto gli esperti hanno lavorato anche per preparare il vertice politico tra i due ministri, che servirà anche per discutere di sicurezza e cooperazione tra le forze di polizia di Italia e Tunisia.
Una settimana fa, a Torino, si è verificata una vicenda simile a quella dei 45 tunisini, ma in quel caso l'aereo per il rimpatrio di diciassette tunisini non era partito a causa di un guasto al motore. Due dei migranti erano stati poi trasferiti nel Centro di permanenza per il rimpatrio che aveva posti disponibili. Agli altri 15 era stato semplicemente consegnato un foglio di via. Dall'inizio del 2018, secondo i dati aggiornati al 17 settembre, su 3.515 tunisini rintracciati in posizione irregolare ne sono stati rimpatriati 1.633, poco meno della metà. (ANSAmed).
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