Un risultato molto importante - hanno detto i ricercatori - che segue quello già raggiunto per il frumento tenero. Basti pensare - hanno aggiunto - ai suoi riflessi sulla qualita' futura di questo grano, usato per la produzione della pasta, alimento centrale non solo piu' della dieta mediterranea. "Il genoma del frumento duro - ha spiegato Luigi Cattivelli del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi in economia, che ha coordinato lo studio - e' molto lungo e l'80% dei suoi pezzi sono eguali tra loro. Tra i piu' ardui quindi da sequenziare. Un puzzle fino ad ora difficilmente districabile".
Nella mappatura e' stata appunto decisiva la tecnologia brevettata dalla azienda israeliana che ha permesso di abbreviare i tempi e ridurre in maniera sensibile i costi di un lavoro altrimenti molto lungo. "Siamo riusciti cosi' a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle assemblandoli nel modo corretto grazie all'innovazione tecnologica. Ora che abbiamo l'immagine completa del genoma - ha continuato Cattivelli - il prossimo passo e' quello di capire che c'e' nella 'figura' ed e' quello che faremo nel prossimo anno cercando di comprendere cosa fa ogni singolo gene. E da questo trarre informazioni importanti su ogni singolo aspetto della pianta per migliorarla e prevenire le malattie". (ANSAmed).
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