Secondo il ministero dei Trasporti croato, a settembre finirà il primo turno del concorso per la concessione di 1250km delle autostrade croate, quando con i potenziali gestori privati saranno avviate trattative dirette per scegliere il miglior offerente. Finora sono tre i consorzi che hanno espresso il loro interesse.
Il costo delle concessioni è stimato tra i 2,5 e i 3,2 miliardi di euro, ma la cifra finale dipenderà dal periodo, che potrà variare da un minimo di 30 fino a un massimo di 50 anni.
Questo capitale dovrebbe pervenire nelle casse dello Stato croato entro febbraio e salvare in questo modo le spese pubbliche, ormai in stato critico e in grave deficit da anni. Intanto, i sindacati oggi hanno annunciato l'intenzione di avviare ad ottobre una raccolta firme per indire un referendum popolare con lo scopo di fermare la cessione ai privati. Secondo i dirigenti sindacali i sondaggi mostrano come tra il 60 e il 70 per cento dei croati sia contrario alla concessione, che definiscono "una svendita della più importante e vitale infrastruttura nazionale". Inoltre, i sindacati temono che una gestione privata delle infrastrutture punti solo al profitto, e che sia inevitabile una forte crescita dei pedaggi. (ANSAmed).
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