(di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI, 12 FEB - Prendete in adeguata considerazione la concorrenza ed offrite servizi migliori: risponde cosi' la Emirates, compagnia di bandiera di Dubai, ai tre principali attori dell'aviazione statunitense Delta, American ed United Continental che hanno chiesto a Washington di arginare l'espansione delle aerolinee dei Paesi del Golfo nei cieli americani.
"Quando fu siglato l'accordo nel 1999, sono stati gli Usa ad insistere per la politica degli Open-sky, sottovalutandoci," ha commentato lo sceicco Ahmad Bin Said al Maktoum, amministratore delegato di Emirates Airlines.
"Offrite il meglio ed i passeggeri torneranno a scegliere voi," ha aggiunto lo sceicco in un'intervista riportata dal Gulf News.
Le direzioni di Delta, American e United hanno presentato al governo americano un documento di 55 pagine in cui richiedono la revisione degli accordi di volo Cieli aperti con le nazioni del Golfo, in particolar modo per le compagnie Emirates, Etihad e Qatar Airways, che stanno assorbendo fette del mercato americano dalle proporzioni per loro preoccupanti.
Tra i punti sollevati, inoltre, i 40 miliardi di dollari di cui Emirates, Etihad e la Qatar Airways avrebbero beneficiato dal 2004 in prestiti, esenzioni di tasse e altri incentivi, in violazione delle normative della politica commerciale americana.
"Non abbiamo mai ricevuto incentivi finanziari ne' ottenuto salvataggi," ha risposto alle accuse Tim Clark, presidente della Emirates. Puntualizzando: "abbiamo ricevuto start up di capitale di 10 milioni di dollari nel 1985 e successivamente 88 milioni di dollari per un investimento infrastrutturale, ovvero l'acquisto di due Boeing 727 e la costruzione di un centro addestramento.
Un investimento ripagato dalla resa dei dividendi al governo di Dubai che ad oggi ammonta a 2,8 miliardi di dollari," ha sottolineato Clark in un comunicato.
Cresciuta in un decennio da debuttante a protagonista dei cieli internazionali, nel 2013 la Emirates si era gia' confermata la sesta compagnia al mondo dopo le tre colleghe americane e le europee Air France-Klm e Lufthansa.
Offrire gli standard di eccellenza che lo sceicco Said ha suggerito alla concorrenza americana, non e' tuttavia cosi' semplice. Le compagnie aeree del Golfo vantano le flotte piu' nuove e moderne. La disponibilita' di capitali ha permesso l'acquisto di 477 nuovi aerei contro i 142 americani, negli ultimi dieci anni.
Tuttavia le tre sorelle americane hanno acquistato 675 Boeing per rotte brevi, investimento per destinazioni che non entrano nel raggio di competizione con le compagnie del Golfo.
Emirates vola attualmente su nove destinazioni statunitensi, tra cui Boston e Chicago, e dal 2004, anno in cui ha iniziato a servire i cieli americani, ha trasportato lungo queste tratte oltre 10 milioni di passeggeri.
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