Il rapporto, peraltro, conferma che la distanza tra l'industria turistica algerina e quelle di Tunisia e Marocco è ancora abissale. Il Regno, infatti, si colloca al 62/mo posto, mentre il turismo tunisino è al 79/mo.
Le elaborazioni del Forum mondiale economico sono foriere, per l'Algeria, di altri dati non certo positivi, quando riferiscono della posizione in classifica di altri Stati africani, come Kenya (78/ma), Botswana (88/ma), Tanzania (93/ma). Anche lo Zambia (con la 107/ma posizione) si piazza meglio dell'Algeria.
E' bene precisare che la classifica, per quanto estremamente indicativa, non tiene conto dei numeri, ma dell'insieme dell'offerta turistica di ciascun Paese. Cosa che non farà certo piacere alla cabina di regia del turismo algerino, da anni impegnata in forti iniziative per politiche di sostegno al settore (come quelle che stanno valorizzando le località balneari)che però stanno dando frutti ben al di sotto delle aspettative.
Certo è che il turismo algerino necessita di ulteriori spinte, che non possono essere certo quelle legate alle risorse naturali, che sono quelle che sono e che possono solo essere migliorate in termini di accesso e fruiblità. L'Algeria sta, peraltro, cercando di migliorare la propria offerta culturale, dove non tutto appare sfruttato per il meglio.
Di certo non è la situazione della sicurezza ad impedire la crescita de turismo in Algeria, dal momento che, per questo specifico parametro, il rapporto del Forum mondiale economico assegna al Paese cinque punti su una scala di sette (stessa valutazione per la sanità e l'igiene). Buono il giudizio sulla dinamica dei prezzi sulla valutazione complessiva dell'offerta.
Ma l'industria turistica chiede anche altro, come, ad esempio, una efficace risposta alle esigenze di chi arriva in termini di accoglienza e trasporti. (ANSAmed).
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