(ANSAmed) - BEIRUT, 20 OTT - Moda, design, arte, gioielleria,
musica, teatro, pittura e gastronomia. Un savoir faire da
coltivare e preservare. Anche il governo libanese è sceso in
campo per sostenere la Settimana della Moda di Beirut, perché il
Libano ''è ancora la piazza più interessante del Medio Oriente e
perché i suoi talenti sono riconosciuti nel mondo''. A parlare a
margine degli eventi organizzati nella capitale dei Paese dei
Cedri, è il ministro del Turismo, Michel Faraon. ''Energie
positive da non disperdere e che non possono essere scalfite
dalle tensioni politiche e il terrorismo che ruotano attorno al
nostro Paese'', dice all'ANSA Faraon. ''Lo Stato deve cercare di
canalizzare questa energia'' e ha investito molto in queste
giornate della moda. Un modo per far parlare del Paese, della
sua cultura, del turismo, dell'imprenditorialità dei libanesi.
Certo, ammette il ministro, ''senza stabilità e sicurezza,
difficile attrarre investitori e turisti''. Nel 2014, ricorda,
''le tensioni politiche hanno portato a un calo delle presenze
di quasi il 38%''. Molte di queste, provenienti dai Paesi del
Golfo. ''Ora vengono dall'Egitto e della Giordania, mentre sono
pochi gli arrivi dall'Europa. Lavoriamo sui mercati cinese e
russo''. Il budget, spiega, ''è molto ristretto per un settore
che rappresenta più del 10% dell'economia del Paese''. Difficile
''capovolgere l'immagine negativa che avete all'estero di noi. I
grandi operatori del settore hanno bisogno di garanzie sulla
sicurezza, così come gli investitori''. Senza l'elezione del
capo dello Stato, il Libano rimane paralizzato. (ANSAmed).
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