BEIRUT - Dalle tombe dei profeti comuni alle tre grandi religioni monoteiste, quali Giacobbe ed Ezechiele, al sito delle nozze di Cana, dai monasteri della Valle di Qadisha alle moschee sunnite e santuari sciiti.
Sono 4.000 i siti religiosi di primaria importanza in Libano, un Paese grande quanto l'Abruzzo ma dall'immensa e diversificata ricchezza di tradizioni. E' per valorizzare questo patrimonio che il governo di Beirut, con il sostegno della Cooperazione italiana, ha inaugurato il Progetto per il turismo religioso-culturale, presentato alla presenza del primo ministro Saad Hariri al Gran Serraglio, sede del capo del governo.
I siti finora inclusi nell'iniziativa sono 250. Il progetto ha portato all'identificazione di una serie di itinerari proposti al visitatore, che però, grazie alle informazioni date, potrà anche scegliere percorsi personalizzati.
Un sito consultabile da ogni 'smartphone' consente la localizzazione delle mete da visitare, informa sui tempi per raggiungerle e segnala alberghi e ristoranti presso i quali si può sostare.
"I pellegrinaggi religiosi sono stati la prima forma di turismo nella Storia - ha sottolineato nel suo intervento Hariri - e ora vogliamo continuare sul solco di questa tradizione e svilupparla, potenziando il nostro settore turistico. Ma questo è un progetto che va oltre l'aspetto economico, si tratta di un'iniziativa umanitaria perché, in quest'epoca in cui si parla molto di problemi nei rapporti tra cristiani e musulmani, celebra la diversità del Libano, con le sue 18 comunità religiose e la loro convivenza".
"Il Libano va oltre il dialogo tra religioni - ha aggiunto il premier - e si propone come incontro tra religioni". L'ambasciatore italiano Massimo Marotti ha ricordato che la partecipazione italiana al progetto fa seguito a quella che nell'ottobre scorso ha portato all'allestimento di un nuovo piano del Museo Nazionale dedicato all'arte funeraria.
Marotti ha aggiunto che i siti interessati al progetto sul turismo religioso "non sono solo edifici da ammirare, ma sono soprattutto luoghi dove i credenti , spesso di religioni diverse, si incontrano e pregano insieme".
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