In aumento anche i turisti provenienti russi (+48%) e cinesi (55%), secondo la stessa fonte.
Gli indicatori "positivi" del settore riflettono, secondo il premier, il successo della strategia di sicurezza attuata dal governo, l'inizio di una ripresa del settore dopo il crollo degli attacchi terroristici registrati nel paese, nel 2015 e la rinnovata attrattività del mercato tunisino con il ritorno di alcuni tra i più importanti tour operator mondiali quali Thomas Cook e TUI. Tuttavia, questi dati debbono fare i conti con la continua diminuzione del valore del dinaro tunisino rispetto all'euro (1 euro = 3,14 dinari).
Nel 2018, le autorità tunisine prevedono l'arrivo di oltre 8 milioni di turisti, compresi quelli provenienti dai cd nuovi mercati, ovvero Russia e Cina oltre a quelli dei mercati tradizionali. (ANSAmed)
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