Quotidiano Energia - Al termine di una articolata consultazione che ha coinvolto 58 rappresentanti degli stakeholder, l'Arera ha approvato il Quadro Strategico 2022-2025.
Un documento di 84 pagine (allegati compresi) contenente gli obiettivi che faranno da guida per lo sviluppo della regolazione dell'Autorità dei prossimi quattro anni nei settori dell'energia elettrica, del gas, dell'acqua, dei rifiuti e del telecalore.
A una prima analisi non ci sono significative differenze rispetto al documento posto in consultazione. Alcuni passaggi vengono però meglio precisati. Per esempio in tema di rafforzamento dell'unbundling, di possibile revisione del capacity market, di messa in campo di "nuovi servizi" (remunerati) che coprano il progressivo phase-out delle centrali termoelettriche. Riguardo poi al tema del momento, ossia il caro-gas, l'Autorità precisa che gli interventi dovranno avvenire "senza alterare i meccanismi di mercato".
Al centro del Quadro restano la tutela e la consapevolezza del consumatore, attraverso strumenti e comunicazione, la digitalizzazione e la transizione energetica "giusta" e sostenibile a livello trasversale nei settori energetici e ambientali, il miglioramento delle infrastrutture, dei servizi e della concorrenza. Particolare attenzione anche ai nuovi temi delle Comunità energetiche, la mobilità elettrica, la decarbonizzazione con rinnovabili e idrogeno pulito.
Al fine di orientare la propria regolazione strategica verso obiettivi di sostenibilità sociale, economica e ambientale e accrescere in tale ottica la propria accountability verso gli stakeholder, l'Autorità ha poi stabilito di associare gli obiettivi del Quadro Strategico ad uno o più obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030.
La struttura e i contenuti del Quadro Strategico - suddivisi in temi trasversali a tutti i comparti e approfondimenti su singoli settori - sono articolati su due livelli: gli obiettivi strategici e le linee di intervento.
Come detto, alle audizioni annuali Arera hanno partecipato 58 rappresentanti degli stakeholder, tra associazioni dei consumatori e degli utenti, ambientaliste, sindacali, delle imprese e dei lavoratori, Istituzioni, Enti Locali, Università, privati ecc.). Rispetto al documento di consultazione vero e proprio, sono giunte ulteriori 13 osservazioni. Le 51 memorie delle audizioni e le osservazioni pervenute sono disponibili sul sito dell'Autorità .
L'approfondimento sui singoli temi
Come detto, le differenze rispetto al precedente documento non sono macroscopiche ma comunque degne di nota.
Al di là di quelle formali (per esempio l'OS.25 cambia da "Minimizzare i rischi per il sistema energetico" a "Garantire coerenza e certezza dei rapporti commerciali della filiera retail", su segnalano alcuni passaggi di rilievo.
In tema di unbundling, se nel precedente documento l'Arera si limitava a "valutare" un rafforzamento, ora afferma che "occorre anche revisionare la disciplina di separazione funzionale delle attività (unbundling), per rafforzare l'indipendenza del distributore, dal gruppo verticalmente integrato di appartenenza, anche in vista della rimozione dei servizi di tutela".
La questione unbundling torna poi anche nell'OS.23 ("Promuovere un funzionamento efficiente e partecipato dei mercati retail"), nel momento in cui si afferma che la revisione di altri processi commerciali del SII "permetterà un rafforzamento della separazione delle funzioni del distributore rispetto a quelle del venditore".
Tra l'altro, in tema di "adeguamento del settlement per tenere conto delle innovazioni", l'Autorità afferma che queste ultime "si rendono necessarie sia per tenere conto dalla progressiva disponibilità dei dati di misura trattati su base oraria (anche in relazione all'energia immessa e prodotta), sia per il progressivo venir meno dell'Acquirente Unico, in qualità di utente del dispacciamento per la maggior tutela".
Venendo all'OS 21 ("Sviluppare mercati elettrici efficienti e integrati per la transizione energetica") l'Autorità parla di "evoluzione regolatoria finalizzata a garantire l'adeguatezza del sistema elettrico, tramite l'evoluzione, ove occorra, del capacity market, nonché la realizzazione e la gestione, da parte di soggetti terzi (importante precisazione rispetto al vecchio testo, ndr), dei sistemi di accumulo, necessari per garantire la copertura del carico, in un contesto sempre più caratterizzato da fonti rinnovabili variabili".
Il Regolatore afferma inoltre che "serve, infine, introdurre nuovi servizi (e le rispettive modalità di remunerazione), che potrebbero diventare necessari in futuro, a causa del progressivo venir meno degli impianti termoelettrici".
Sul fronte caldo del caro-energia, nel Quadro si sottolinea che "la regolazione settoriale richiederà uno sforzo particolare di revisione in chiave prospettica per permettere al sistema gas da un lato di anticipare i cambiamenti strutturali attesi a medio termine e, dall'altro, di prevedere le necessarie coperture a garanzia della sicurezza del sistema e per contenere gli effetti della possibile volatilità dei prezzi sui consumatori, senza alterare i meccanismi di mercato".
Per quanto riguarda l'OS.27 ("Riformare i criteri di tariffazione dei servizi infrastrutturali regolati") si parla della "revisione delle modalità di allocazione ai produttori dei costi per la connessione, anche nell'ambito di una più ampia revisione delle modalità di allocazione dei costi, ai diversi utenti della rete elettrica (ad esempio, costi da coprire tramite le tariffe di rete o tramite i corrispettivi di connessione, costi allocati a clienti o a produttori)".
In tema di tariffe di distribuzione gas la "possibile revisione degli ambiti tariffari" diventa "un assetto più efficiente degli ambiti".
Infine all'OS.28 ("Accompagnare gli sviluppi infrastrutturali necessari per i gas rinnovabili") si parla di "analisi dell'impatto dei processi di transizione energetica nel settore del gas naturale, sia nella prospettiva del rinnovo delle concessioni atteso nel 2025 (distribuzione elettrica, ndr), che nell'adeguamento dei criteri delle gare gas per tener conto dell'integrazione progressiva delle reti distribuzione gas ed elettriche e del ruolo crescente dei gas rinnovabili".
Prevista inoltre l'adozione di "ulteriori interventi regolatori per la riduzione delle emissioni di metano in atmosfera".