Presentato un mese fa, prende corpo il maxi piano anti-squali da oltre 10 milioni e mezzo di euro sulla costa orientale dell'Australia. L'obiettivo è fronteggiare la recente impennata di attacchi ai danni di surfisti e bagnanti. Sono cominciati i test con i droni, annuncia il governo del New South Wales sul suo sito, mentre nei prossimi giorni partiranno quelli delle barriere "smart".
La prima sperimentazione per il monitoraggio degli squali è iniziata a Coffs Harbour con una sorveglianza dall'alto grazie ai droni che forniscono a operatori immagini in tempo reale insieme alle coordinate Gps. Per ora sono dei test che puntano a capire la reale efficacia della tecnologia dei droni nella prevenzione degli attacchi dei temuti predatori marini.
Nei prossimi giorni cominceranno anche altre azioni sperimentali. Come le "smart rum lines", ovvero le barriere "intelligenti": la prima sarà installata a Ballina. E poi le "stazioni di ascolto" che dovranno fornire in tempo reale i dati provenienti da squali monitorati con sensori. Le prime dieci saranno installate nelle spiagge di Ballina, Byron Bay, Tweed Heads, Lennox Head, Evans Head, Yamba, Coffs Harbour, South West Rocks, Port Macquarie e Forster. Incrementata anche la sorveglianza aerea in elicottero nella zona settentrionale della costa. Gli elicotteri saranno in volo almeno tre ore al giorno, compatibilmente con le condizioni meteo, dal primo dicembre al 26 gennaio, e copriranno il tratto da Byron Bay a Evans Head due volte al giorno.