ROMA - Si va dai 340 euro spesi per i due fanali della Panda, ai 3.200 euro di quelli dell'Audi A3 o della Hyundai iX35, passando per i 2.400 della Peugeot 208, Land Rover Evoque o Citroen C4. Ma il culmine lo tocca la nuova Mercedes Classe S coupé, i cui proiettori Intelligent Light System LED assistente vista notturna con Cristalli Swarovski costano la bellezza di 6.000 euro. Insomma, in Italia oltre al caro bolletta per la luce esiste anche un caro-fanali per l'illuminazione delle automobili, trasformati ormai in dispositivi sempre più 'intelligenti' ma anche sempre più cari, fino a raggiungere in casi estremi addirittura il 20% del valore complessivo dell'auto. E ciò spesso all'insaputa dell' automobilista che rischia così di trasformare un piccolo urto in una tragedia economica. Per fare chiarezza in questa giungla, anche in considerazione del fatto che i proiettori sono i componenti maggiormente gettonati in caso di sinistri, dopo i paraurti e i passaruota, Dat-Italia (societa' specializzata nelle valutazioni dei veicoli usati e calcolo dei costi di riparazione) ha elaborato l'elenco completo del 'caro-fanali' dividendolo in tre tabelle (una per le supercar, una per le 50 auto più vendute in Italia e una per le Top Ten). "Le case automobilistiche, commenta Antonio Coppola, Direttore Generale di DAT-Italia, si sforzano sempre più di introdurre innovazione e nuove tecnologie nei veicoli per migliorarne le prestazioni, renderli più sicuri, confortevoli e anche più economici. Talvolta però gli investimenti di ricerca e sviluppo sono rivolti a seguire le esigenze di mercato e le mode che non sempre vanno nella direzione di una migliore efficienza economica per chi acquista l'auto''. Anche perchè, come emerge dall'analisi della Dat-Italia, mentre il costo di proiettori alla moda ha un effetto notevole sul valore del veicolo nuovo non è affatto detto che lo abbia anche quando il veicolo diventa usato.