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Dopo 21 anni Twingo firma nuova rivoluzione nelle city car

Tanti vantaggi con l'inedita architettura 'tutto dietro'

Redazione ANSA NANTES

NANTES - Ancora pochi giorni e Nuova Twingo sarà nelle concessionarie italiane di Renault per un debutto che sarà probabilmente ancora più dirompente di quanto fece la prima generazione (conosciuta con la sigla X-06) nell'ormai lontano 1993. Allora la 'rivoluzione' era rappresentata dalla forma della carrozzeria, prima monovolume nel segmento A-B, e da un modo di proporsi assolutamente non convenzionale, tutto fatto di colori, design e invenzioni come i pulsanti in tinta contrastante sulla plancia o il sedile posteriore scorrevole. La Nuova Twingo, che verrà lanciata nel nostro Paese i prossimi 20 e 21 settembre, rompe invece gli schemi dal punto di vista dell'architettura. Per sfidare le numerose 'piccole' che presidiano il segmento A-B nella fascia premium - prima fra tutte la Fiat Cinquecento - Renault ha scelto per questa nuova generazione della sua city car uno schema con motore e trazione posteriori andando 'controcorrente' rispetto alle tendenze dell'industria e soprattutto fornendo prerogative inconsuete per una vettura di questa fascia. Entrando a far parte dell'esclusivo club delle auto 'tutto dietro' (che vede la sola presenza delle varie Porsche 911, Boxster e Cayman, oltre che della vecchia generazione Smart ForTwo) la nuova generazione di Twingo inverte coraggiosamente gli schemi abituali - quelli del 'tutto avanti' - e porta il motore nel bagagliaio o, meglio, sotto il piano di carico. Le due unità 3 cilindri a benzina derivate da quelle già presenti in altri modelli Renault sono state inclinate di 49 gradi (con la sostituzione di oltre il 50% delle parti) ed hanno consentito così la loro sistemazione in una comoda, e accessibile, posizione 'piatta' sotto al piano di carico.

''La nuova posizione posteriore del motore - spiega Francesco Fontana Giusti, direttore della comunicazione di Renault Italia - ha permesso ai nostri ingegneri di ripensare completamente la scocca della Twingo, con un passo superiore di 13 cm rispetto alla precedente generazione e uno spazio abitativo che è più lungo di ben 33 cm, a tutto vantaggio del confort a bordo per le quattro persone''. Il risultato sono cinque comode porte, altra 'rarità' nel segmento, pur con una lunghezza contenuta in soli 3,59 m - e una facilità d'accesso unica rispetto alle rivali. Il layout rivoluzionario di Twingo va a tutto vantaggio anche della versatilità e delle possibilità di carico mezzo divanetto posteriore e lo schienale di quello anteriore destro si ottiene un vano di carico lungo 2 metri e 20, davvero enorme per una city car. E che dire del muso corto (non c'è il motore!) che ottimizza, assieme alla posizione di seduta rialzata, la visibilità rendendo unica la guida a bordo della Twingo. Il raggio di sterzata è poi contenuto in soli 4,3 metri (1 metro in meno della migliore rivale) a tutto vantaggio delle manovre di parcheggio e delle inversioni a U. Tutto questo si combina con un altro importante elemento di modernità: i due motori a benzina Euro 6 entrambi a 3 cilindri e raffreddati a liquido con radiatore anteriore. Un 'mille' aspirato SCe da 70 Cv e un 'novecento' turbo TCe da 90 Cv, entrambi accoppiati ad un cambio a 5 marce. In questo caso la rivoluzione è data dai consumi e dalle emissioni di CO2: solo 4,2 l/100 km e 95 g/km con il 70 Cv. 

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