ROMA - Nella gamma della Mini attuale, giunta alla terza generazione, manca ancora una versione 'cattiva'. La lacuna verrà colmata tra poco al Salone di Detroit, dove verrà presentata la sportivissima John Cooper Works che arriverà poi sul mercato in estate. Sotto il cofano trova posto un 2 litri 4 cilindri turbo benzina da 231 CV e 320 Nm di coppia, che garantisce prestazioni mozzafiato. Il classico scatto da 0 a 100 km/h, infatti, è completato in 6,3 secondi con il cambio manuale e in 6,1 s con quello automatico, entrambi a 6 rapporti, mentre la velocità massima è di 246 km/h. I consumi, invece, sono contenuti e nel ciclo combinato la Mini JCW si accontenta di 6,7 L/100 km (5,7 con l'automatico). Il reparto sospensioni è lo stesso della Cooper S, ma sulla John Cooper Works è stato settato in maniera specifica e poggia su cerchi da 17 o 18 pollici. In opzione di possono avere gli ammortizzatori a controllo elettronico, mentre il differenziale autobloccante elettronico e il servosterzo elettromeccanico con compensazione della coppia sono di serie.

Gli equipaggiamenti standard sono da vettura di classe superiore, visti il cruise control adattivo, la frenata di emergenza automatica, la retrocamera, gli abbaglianti automatici, l'head-up display e il rilevamento dei segnali stradali, senza contare il sistema di infotainment con display touch da 8,8 pollici e navigatore Professional. Il design, invece, è quello di tutte le altre Mini, sebbene declinato in modo molto più sportivo e aggressivo. Si percepisce nei paraurti pieni di prese d'aria e sfoghi aerodinamici, nelle griglie a nido d'ape e nei generosi terminali di scarico. Anche i vari badge 'JCW' di cui è disseminata l'auto sono eloquenti e l'abitacolo non è da meno, con i sedili sportivi, la pedaliera in acciaio inox e i rivestimenti in pelle del volante e del cambio.