(di Alessandro Vai)

TORINO - Non capita molto spesso che una Casa automobilistica attinga al proprio passato recente nella promozione di una nuova auto. Tutto quello che viene prima degli anni Settanta è 'heritage' ma ciò che viene dopo difficilmente è degno di attenzione, molto meglio guardare al futuro. Poi c'è l'eccezione che conferma la regola, come nel caso della nuova Smart Forfour che, per una serie di coincidenze, ha più o meno le stesse misure della prima Classe A, quella del 1997. Il parallelo assume ancora più rilevanza nel caso della versione Turbo da 90 CV - presentata oggi a Torino in anteprima nazionale - che è già ordinabile a partire da 14.570 euro, vale a dire 750 euro in più rispetto alla Fortwo a due posti. L'antenata è sicuramente una pietra miliare nella storia di Mercedes-Benz, che a fine anni Novanta entrava per la prima volta nel mercato delle citycar, con alcune difficoltà iniziali (il famigerato test dell'alce) seguite da un successo travolgente. Così, ora che la Classe A di terza generazione è diventata grande e si è posizionata nel segmento C, la piccola Forfour prova a ripetere il suo successo, peraltro con buone indicazioni iniziali, visto che nei primi quattro mesi di commercializzazione ne sono state ordinate 4.600. Anche gli ingredienti sono simili, misure compatte ma spazio a bordo sfruttabile e soluzioni tecniche d'avanguardia, il tutto condito da un tocco di glamour. La lunghezza di 3,49 metri, unita al passo di 2,49 m, configura una grande abitabilità, perché le ruote sono spostate verso gli estremi della carrozzeria e la volumetria utile interna arriva al 77%. La facilità di accesso, poi, è assicurata dalle porte che si aprono con un angolo prossimo ai 90, con le posteriori che montano i cristalli a compasso. Altra primizia della Smart Forfour è il diametro di sterzata ridotto, pari a 8,65 metri; nel traffico cittadino equivale a una grande capacità di disimpegno e a una agilità fuori dal comune. Il trucco sta nel posizionamento del motore che, trovandosi al posteriore, libera spazio per le ruote anteriori, che possono ruotare ad angoli maggiori rientrando all'interno del cofano. Così, la presenza del 3 cilindri turbo da 0.9 litri e 90 CV, nella parte posteriore dell'auto, è sempre avvertibile, ma mai fastidiosa. Per ora è abbinato solo al cambio manuale a cinque marce, in attesa che arrivi il doppia frizione Getrag a 6 rapporti, previsto entro la fine dell'estate. I rapporti sono piuttosto lunghi, perché ci sono 135 Nm di coppia già a 2.500 giri e non occorre 'tirare' le marce per spostare con brillantezza la Smart a quattro parte. Anzi, conviene sfruttare i medi regimi abbassando i consumi. L'abbinamento con questo propulsore, rende la Forfour un'auto 'adulta', capace di affrontare in scioltezza anche un lungo trasferimento autostradale, senza mai avere il 'fiato corto'. Inoltre, la larghezza aumentata di 12 cm rispetto alla Smart di seconda generazione, ha aumentato sia lo spazio trasversale a bordo che la stabilità, tanto che, soprattutto nelle versioni meglio equipaggiate, viene facile pensare di trovarsi su un'auto di categoria superiore. Gli allestimenti, infatti, comprendono accessori finora sconosciuti nel segmento A, come il Lane Keep Assist che previene i cambi di corsia involontari, o il Cross Wind Assist che riduce al minimo la sensibilità al vento laterale.