Questi i tre punti cardine del testo della Presidenza italiana che ha ricevuto il via libera del Consiglio Ue.
- CREDITI BEI. È previsto il coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI) per fornire un sostegno economico ai giovani agricoltori che intendono accedere ai finanziamenti. La BEI può intervenire attraverso una Garanzia bancaria europea e con prestiti favorevoli, agevolando i giovani agricoltori che intendano avviare un'attività nel settore agricolo. Il requisito richiesto ai giovani agricoltori è dimostrare di avere una qualifica o competenze di formazione professionale e presentare un "business plan" strutturato dell'investimento proposto.
L'intervento della Bei potrà essere così complementare agli strumenti nazionali esistenti. Parallelamente bisogna facilitare l'attuazione delle misure per gli under 40 contenute nella nuova Pac.
- ACCESSO ALLA TERRA. Il documento ritiene necessario prevedere strumenti che favoriscano l'acquisto di terreni agricoli da parte di giovani, anche in deroga alle attuali norme in materia di aiuti di Stato.
- ERASMUS. Su proposta della Presidenza italiana si chiede l'istituzione di un "Erasmus" per i giovani agricoltori.
L'obiettivo è quello di facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze professionali tra le diverse realtà agricole europee. Il supporto sarebbe garantito dalle reti rurali nazionali e dalla rete rurale europea.
"Penso che col Consiglio dell'agricoltura e della pesca dell'Ue che si apre oggi a Bruxelles possiamo concludere bene il lavoro fatto in questi mesi", ha sottolineato Martina a proposito dei lavori dell'ultimo Consiglio dei ministri dell'agricoltura del semestre di presidenza italiana dell'Unione.
Quanto al calo del reddito agricolo nel 2014, stimato oggi da Eurostat nell'1,7% per l'Ue28 e a -11,0% per Italia, Martina ha assicurato di voler "approfondire". "Non mi nascondo il fatto - ha commentato - che siamo dentro ad un passaggio molto delicato per il ciclo economico dell'agricoltura italiana ed europea".
"Credo - ha spiegato il ministro - che il nostro lavoro debba rimanere concentrato su alcuni nodi di fondo: ossia la questione organizzativa, che si porta con sé la grande questione reddituale. Ossia capire come riorganizzare il settore, per elevare la possibilità di redditività dell'impresa agricola italiana, come internazionalizzare di più, come aggredire fino in fondo il grande tema generazionale, un elemento fondamentale di questo set di priorità".
Il ministro ha anche ricordato che "mentre gestivano la presidenza Ue sono stati introdotti alcuni elementi di novità nazionali molto importanti, come tutto il pacchetto di incentivi e di abbattimento del costo del lavoro, promosso ai primi di agosto con il progetto 'Campo libero'. Progetto - ha proseguito - che ha segnato un poco la strada anche della legge di stabilità, perché abbiamo fatto degli interventi sul costo del lavoro in agricoltura che non si erano mai fatti". Mi auguro - ha concluso - che tutto questo possa essere utile anche per invertire i dati Eurostat".
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