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Ue: passa sostegno a giovani agricoltori, da Bei a Erasmus

Ue: passa sostegno a giovani agricoltori, da Bei a Erasmus

Successo presidenza italiana. Martina, invertire la rotta

BRUXELLES, 15 dicembre 2014, 20:19

Redazione ANSA

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La maggioranza dei ministri dell'agricoltura dell'Ue hanno sostenuto, oggi a Bruxelles, il testo della presidenza italiana rappresentata dal ministro Maurizio Martina per rafforzare la politica in favore dei giovani. In particolare, l'impegno della Bei per l'accesso al credito e mutui a tasso zero, le misure per l'accesso alla terra, e la creazione di un Erasmus per i giovani produttori, in modo da favorire lo scambio di competenze e formazione nel settore in Europa. Contrarie Austria, Lituania, Danimarca, Svezia e Olanda. Inghilterra astenuta. "Sono molto soddisfatto che la nostra proposta in favore dei giovani agricoltori abbia trovato il sostegno della maggioranza del Consiglio", ha commentato Martina. Si tratta, spiega il ministro, "di misure fondamentali che puntano su tre assi: terra, credito e formazione. Il nostro obiettivo é sostenere il lavoro dei giovani agricoltori e dare un futuro all'agricoltura europea". Nell'area dei 28 Paesi Ue, secondo i dati del maggio scorso, circa 5 milioni di giovani non hanno un lavoro. L'ultimo censimento europeo in agricoltura del 2010 segnala che la percentuale di agricoltori under 35 era del 7,5%, a fronte di un 30% di over 65. Per Martina quindi, "bisogna invertire la rotta. A livello nazionale - precisa - ci siamo già mossi e abbiamo messo in campo diverse misure che rientrano in un Piano giovani che prevede 10 azioni: vanno dalla concessione di mutui a tasso zero alle detrazioni per l'affitto di terreni agricoli, dagli sgravi fiscali di 1/3 della retribuzione lorda per la stabilizzazione di giovani under 35 alle deduzioni Irap al 50% per le assunzioni di giovani nelle regioni del Mezzogiorno. Fino ai crediti di imposta per investire nell'innovazione, nelle reti di impresa e nell'e-commerce".

Questi i tre punti cardine del testo della Presidenza italiana che ha ricevuto il via libera del Consiglio Ue.

- CREDITI BEI. È previsto il coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI) per fornire un sostegno economico ai giovani agricoltori che intendono accedere ai finanziamenti. La BEI può intervenire attraverso una Garanzia bancaria europea e con prestiti favorevoli, agevolando i giovani agricoltori che intendano avviare un'attività nel settore agricolo. Il requisito richiesto ai giovani agricoltori è dimostrare di avere una qualifica o competenze di formazione professionale e presentare un "business plan" strutturato dell'investimento proposto.

L'intervento della Bei potrà essere così complementare agli strumenti nazionali esistenti. Parallelamente bisogna facilitare l'attuazione delle misure per gli under 40 contenute nella nuova Pac.

- ACCESSO ALLA TERRA. Il documento ritiene necessario prevedere strumenti che favoriscano l'acquisto di terreni agricoli da parte di giovani, anche in deroga alle attuali norme in materia di aiuti di Stato.

- ERASMUS. Su proposta della Presidenza italiana si chiede l'istituzione di un "Erasmus" per i giovani agricoltori.

L'obiettivo è quello di facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze professionali tra le diverse realtà agricole europee. Il supporto sarebbe garantito dalle reti rurali nazionali e dalla rete rurale europea.

"Penso che col Consiglio dell'agricoltura e della pesca dell'Ue che si apre oggi a Bruxelles possiamo concludere bene il lavoro fatto in questi mesi", ha sottolineato Martina a proposito dei lavori dell'ultimo Consiglio dei ministri dell'agricoltura del semestre di presidenza italiana dell'Unione.

Quanto al calo del reddito agricolo nel 2014, stimato oggi da Eurostat nell'1,7% per l'Ue28 e a -11,0% per Italia, Martina ha assicurato di voler "approfondire". "Non mi nascondo il fatto - ha commentato - che siamo dentro ad un passaggio molto delicato per il ciclo economico dell'agricoltura italiana ed europea".

"Credo - ha spiegato il ministro - che il nostro lavoro debba rimanere concentrato su alcuni nodi di fondo: ossia la questione organizzativa, che si porta con sé la grande questione reddituale. Ossia capire come riorganizzare il settore, per elevare la possibilità di redditività dell'impresa agricola italiana, come internazionalizzare di più, come aggredire fino in fondo il grande tema generazionale, un elemento fondamentale di questo set di priorità".

Il ministro ha anche ricordato che "mentre gestivano la presidenza Ue sono stati introdotti alcuni elementi di novità nazionali molto importanti, come tutto il pacchetto di incentivi e di abbattimento del costo del lavoro, promosso ai primi di agosto con il progetto 'Campo libero'. Progetto - ha proseguito - che ha segnato un poco la strada anche della legge di stabilità, perché abbiamo fatto degli interventi sul costo del lavoro in agricoltura che non si erano mai fatti". Mi auguro - ha concluso - che tutto questo possa essere utile anche per invertire i dati Eurostat".

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