Bruxelles resta però ferma su un punto: "se ci sarà un accordo, questo dovrà rientrare nel sistema delle certificazioni Ue ed essere applicato a tutti i paesi senza discriminazioni". Mosca sta infatti cercando di 'spezzare' il fronte europeo con intese bilaterali e spingendo per un sistema che le consenta di non importare dagli stati membri a lei 'ostili' come i Baltici o la Polonia, e far invece rientrare nel Paese i prodotti di qualità ora colpiti dal bando come per esempio Parmigiano reggiano e Prosciutto di Parma. "La Commissione Ue sta aspettando una risposta da parte della Russia e spera che le barriere fitosanitarie possano essere rimosse" anche se "l'esito di questi negoziati tecnici non pregiudica la procedura in corso al Wto" sul bando in blocco imposto a tutti prodotti del maiale un anno fa, "né la politica commerciale Ue nei confronti della Russia". In ogni caso, ha sottolineato il portavoce ricordando che l'avvicinamento tra i responsabili Ue e russo delle norme sanitarie è avvenuto a Berlino a margine della Settimana verde, "qualunque sarà il risultato delle discussioni dovrà essere valutato al momento opportuno".
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