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Xylella: Ue, misure italiane non hanno impedito diffusione

Xylella: Ue, misure italiane non hanno impedito diffusione

Decisione nuove azioni solo ad aprile,attesa nuova opinione Efsa

BRUXELLES, 24 marzo 2015, 14:27

Redazione ANSA

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"Le misure italiane" finora "non hanno impedito la diffusione" della Xylella in Puglia. La Commissione Ue presenterà quindi nuove misure giovedì e venerdì per combattere l'epidemia ma una decisione verrà presa solo "più avanti", in attesa di una "ulteriore opinione" dell'Efsa. Così il portavoce del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis. Secondo quanto riferiscono fonti Ue, la decisione è attesa per la riunione di fine aprile del Comitato permanente per la salute delle piante.

La Commissione Ue, ha sottolineato il portavoce, "è molto preoccupata dalla diffusione della Xylella", e al momento "sta esaminando" il Piano Silletti. Per Bruxelles, però, resta il fatto che "le piante malate devono essere eradicate" perché "ci sono piante colpite dalla Xylella e che stanno morendo, su questo non ci sono dubbi". "I dati che abbiamo al momento", ha aggiunto il portavoce puntualizzando che in questo "ci dobbiamo anche affidare a quelle fornitici dalle autorità italiane cui spetta la responsabilità", quindi "giustificano le misure prese finora e il proseguire con l'eradicazione e la creazione di una zona cuscinetto attorno a quella contaminata".

Alla riunione del Comitato permanente di giovedì e venerdì non verranno quindi già adottate nuove misure, che saranno per ora solo presentate. Queste prevedono un rafforzamento di quelle già decise lo scorso luglio e si dovrebbero concentrare, secondo quanto riferiscono fonti Ue, su un'estensione della zona cuscinetto, azioni più mirate in alcune zone di contenimento, e un'ulteriore stretta ai movimenti di piante vive. Su quest'ultimo punto, "alcuni Stati membri chiedono che si applichino sistemi più restrittivi per l'import proveniente da Paesi terzi, e nelle discussioni in corso al Consiglio si cerca un approccio equilibrato per l'import di specie vegetali e restrizioni per le piante a più alto rischio", riferiscono fonti comunitarie.

Bruxelles intende chiedere infatti una nuova valutazione all'Efsa che dovrà arrivare entro la prossima riunione del Comitato permanente di fine aprile, in quanto gli stati membri che oproducono olio, in particolare la Francia, non sono disposti ad aspettare oltre per prendere una decisione. "Ci sono organizzazioni - spiegano le fonti Ue - che affermano di avere nuove informazioni scientifiche, secondo cui la malattia in Puglia non è dovuta alla Xylella, ma ad un fungo. Noi abbiamo chiesto all'Efsa, l'ente di valutazione del rischio, di studiare queste nuove prove, per avere una conoscenza corretta della Xylella". Un altro problema è la compensazione dei danni agli agricoltori. La normativa europea attuale "non consente un indennizzo degli agricoltori per l'abbattimento degli alberi colpiti" riferisce una fonte della Commissione europea, secondo cui nel caso in cui venisse confermato il piano di rimozione degli olivi malati "bisognerebbe rivedere la legislazione sulla copertura delle perdite finanziarie a lungo termine".

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