Queste prevedono una fascia di 20 chilometri nella parte Nord di Lecce con requisiti di più stretta di sorveglianza e l'eradicazione delle piante malate obbligatoria con test sulle piante ospiti nel raggio di 100 metri, un'ulteriore fascia di "zona franca" o buffer zone di 10 km (a Nord fuori dalla provincia di Lecce) con requisiti di stretta sorveglianza, e poi una fascia ulteriore di 30 km ancora a nord sotto osservazione.
L'obbligo di eradicare piante nel raggio di 100 metri se c'é una pianta malata vale solo per nuovi focolai che fossero rilevati fuori dalla provincia di Lecce. Si prevedono poi severe restrizioni sulla movimentazione delle piante, vite inclusa, dalle aree infette. Si tratta di "una decisione equilibrata", ha sottolineato il portavoce del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis, che ha "tenuto conto delle esigenze degli agricoltori, oltre che del valore del patrimonio naturale e storico rappresentato dagli ulivi pugliesi". E' stato quindi "raggiunto un risultato soddisfacente che consente di contrastare l'epidemia, penalizzando il meno possibile il territorio".
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