Mentre però la preoccupazione generale degli europei, in primis Francia, Irlanda e Gran Bretagna, è rivolta alla grande concorrenza dei latinoamericani nel settore delle carni, l'Italia "potrebbe trovare spazio nei Paesi Mercosur con prodotti trasformati, il settore lattiero caseario, il vino, l'olio d'oliva, mentre potrebbe nascere un problema per il riso, che vede l'Uruguay sesto esportatore al mondo" spiega Joao Pacheco, ex ambasciatore ed esperto del think tank Farm Europe.
Quanto alle denominazioni geografiche, secondo Pacheco ci sono possibili aperture del Mercosur, "chiaramente in cambio di una contropartita". In generale però a Bruxelles c'è molta prudenza su tempi e modi di un'intesa. Per l'esperto di Farm Europe "la tempistica per il rilancio dei negoziati di un accordo commerciale non potrebbe essere più problematico per l'agricoltura Ue, in parallelo a quelli per il Ttip", cioè con gli Usa. Fra l'altro "l'Ue non dovrebbe accettare di estendere al settore agricolo il trattamento speciale riservato ai Paesi in via di sviluppo" sottolinea Pacheco, vista la competitività dei latinoamericani specie su carni, soia e mais, zucchero e etanolo. (ANSA)
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