Nella proposta di direttiva, ad esempio, vengono introdotti requisiti minimi in materia di sicurezza del lavoro e tutela della salute, compresi i controlli medici a bordo e a terra. Ma anche tutele sull'età minima per poter lavorare a bordo di navi e pescherecci, sulle condizioni e la durata di servizio, su vitto e alloggio, fino al diritto di rimpatrio. La proposta, che dovrà ora passare all'esame del Consiglio e del Parlamento europei, mira a diventare un esempio per i Paesi terzi.
"Proteggere i nostri lavoratori e il loro benessere è una priorità per la Commissione Juncker" ha tenuto a sottolineare la commissaria per l'occupazione, gli affari sociali e la mobilità del lavoro, Marianne Thyssen, aggiungendo che si tratta "di un esempio eccellente della capacità delle parti sociali di lavorare insieme per migliorare le condizioni di lavoro". Quanto al commissario per l'ambiente, la pesca e gli affari marittimi, Karmenu Vella, "garantire un settore della pesca sano e sostenibile, che continui ad attirare lavoratori qualificati, permetterà anche a livello globale di ridurre l'incentivo alla pesca illegale contro cui sta lottando l'Unione europea".
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