E' quanto emerge dal rapporto dell'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), reso noto nei giorni scorsi, secondo cui a causa della contraffazione le imprese comunitarie perdono "il 13,8% dei redditi legittimi, ma anche 2.600 posti di lavoro diretti, che salgono a 11.700 se si considera le ripercussioni di mercato nell'economia europea".
La perdita totale annua "in termine di imposte e di oneri sociali nell'Ue-28 é stimata a 238 milioni di euro". Nell'Unione le perdite maggiori, per reddito e posti di lavoro, si registrano in Germania (primo produttore Ue di pesticidi), Francia, quindi Italia, seguita da Spagna e Regno Unito.
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