I ministri dell'ambiente dei 28
hanno raggiunto un'intesa per ridurre le emissioni inquinanti
degli impianti di combustione di dimensione media e piccola, per
migliorare la qualità dell'aria e la salute pubblica. Il
Consiglio Ue Ambiente, sotto la presidenza italiana del ministro
Gian Luca Galletti, ha adottato un approccio generale su una
nuova direttiva che limita le emissioni prodotte da impianti con
una potenza da 1 a 50 megawatt, che immettono nell'aria
inquinanti tra cui anidride solforosa, biossido di azoto e
particolato.
"Il Consiglio ambiente ha portato l'Europa un passo avanti
verso la riduzione dell'inquinamento e il miglioramento della
qualità dell'aria", ha dichiarato Galletti che ha guidato i
lavori, spiegando che questa direttiva "chiude una carenza nella
legislazione e fissa limiti alle emissioni per gli impianti di
piccole e medie dimensioni". I 28, con la decisione odierna,
hanno quindi "confermato la volontà di andare oltre, verso una
riduzione ambiziosa delle emissioni", lanciando così un "segnale
forte" che, auspica il ministro, "porti velocemente a un accordo
con il Parlamento" Ue con cui la prossima presidenza Ue della
Lettonia dovrà cominciare i negoziati a inizio anno.
La proposta del Consiglio introduce, rispetto alla proposta
iniziale presentata dalla Commissione Ue, regimi differenziati a
seconda delle dimensioni dell'impianto, con l'obiettivo di
ridurre i costi e gli oneri amministrativi per i più piccoli
(tra 1 e 5 MW), mentre estende il rispetto delle scadenze anche
agli impianti che si trovano nelle regioni remote o isolate, a
quelli a fine vita e ai sistemi di riscaldamento urbani.
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