Vella ribadisce come la procedura d'infrazione a carico dell'Italia sia ancora aperta, per il mancato rispetto della direttiva sulle emissioni industriali e della gestione dei rifiuti. In ogni caso solo al termine della valutazione di Bruxelles della risposta delle autorità italiane del gennaio scorso, "la Commissione deciderà come procedere", conclude il commissario europeo all'ambiente. Duro intanto il commento di D'Amato al decreto salva-Ilva, che costituirebbe una "condanna a morte" per Taranto e "che con la menzogna di un salvataggio impossibile dell'acciaieria concede impunità ai responsabili, derogando alle normative ambientali e ignorando completamente la procedura d'infrazione e le direttive Ue, a partire dal sacrosanto principio del 'chi inquina paga'". Quelle di Renzi per l'eurodeputata del M5S "sono solo promesse elettorali", poiché l'Ilva "ha finora certificato un buco da colmare di 3 miliardi, ossia i soldi che servono per gli interventi ambientali". (ANSA)
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