TOKYO - Unione europea e Giappone, consapevoli dell'importanza dell'accordo di libero scambio (Fta) "altamente globale e ambizioso", invitano i "negoziatori" a lavorare sulle "differenze per arrivare a un'intesa che comprenda tutte le questioni chiave preferibilmente entro la fine del 2015". Lo prevede la dichiarazione diffusa al termine del 23/mo summit Ue-Giappone. In conferenza stampa, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, ha auspicato la conclusione "entro fine anno o nei primi mesi del 2016".
Se l'accordo di libero scambio tra Ue e Giappone è tra le operazioni che è giusto fare, allora "vale la pena di farla per bene". La riflessione del commissario europeo al Commercio, Cecilia Malmstrom, è stato esposta in un intervento alla Keidanren, la principale federazione delle grandi imprese nel Sol Levante, in merito al negoziato partito nel 2013 e giunto al 10/mo round. Nel suo discorso, Malmstrom ha sollevato la questione della chiusura: "Dobbiamo essere ambiziosi sul merito, nonché sui tempi. Abbiamo bisogno di un'intesa che funzioni e che ci aiuti a mettere le nostre economie sulla via prosperità".
Malmström ha parlato poi di appalti pubblici e dell'intesa raggiunta sull'accesso non-discriminatorio e trasparente agli appalti coi principali operatori ferroviari nipponici: "Questo accordo permetterà alle imprese europee di competere meglio per il business in Giappone. E consentirà agli operatori ferroviari nipponici di avere accesso alle tecnologie di eccellenza e ai migliori prezzi". Per altro verso, "significa che i passeggeri sono in definitiva i vincitori ed è proprio il tipo di beneficio che emergerà mostrando la stessa ambizione negli appalti pubblici a livello locale e di governo centrale. Aprire i mercati degli appalti pubblici è di beneficio per tutti" Malmstrom, con i presidenti Jean-Claude Juncker e Donald Tusk e l'Alto Rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, partecipa a Tokyo al 23/mo summit Ue-Giappone.
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