Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parlamento Ue in campo per riconoscimento lingua dei segni

Parlamento Ue in campo per riconoscimento lingua dei segni

31 lingue in Europa, favorire accesso a Erasmus

BRUXELLES, 28 settembre 2016, 18:24

Redazione ANSA

ANSACheck

Un immagine dell 'evento sul multilinguismo al Parlamento europeo - fonte: PE - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Riconoscere la lingua dei segni come parte dell'eredità multilinguistica e multiculturale dell'Europa. A chiederlo sono oltre 1.000 sordomuti giunti oggi a Bruxelles per la conferenza 'Multilinguismo e pari diritti nella Ue: il ruolo del linguaggio dei segni', una richiesta appoggiata anche da 65 eurodeputati di diversi gruppi politici e promossa da Helga Stevens, eurodeputata conservatrice fiamminga, sordomuta. "Nella Ue ci sono 31 lingue dei segni", ha affermato Stevens in una conferenza stampa "sono un segno della ricchezza multiculturale dell'Europa che va riconosciuto e tutelato". Tra sordomuti e familiari il linguaggio dei segni è una realtà per oltre un milione di cittadini nella Ue, ma per le persone affette da questo handicap l'accesso allo studio, e quindi al programma Erasmus, nonchè al dibattito politico rimane estremamente limitato. Un ostacolo è costituito dal numero di interpreti, solo 6.500 in tutta la Ue, che hanno concluso un percorso che richiede mediamente 7 anni di studi e di immersione nelle comunità di sordomuti. "Il messaggio che vogliamo inviare è che le campagne possono aiutare", ha affermato ancora Stevens, "il sistema politico non apporterà soluzioni da solo per le persone sorde, ciò è in mano delle Ong e della società civili, sta a loro chiedere soluzioni e senza fare compromessi".

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.