BRUXELLES - L'addestramento della guardia costiera libica attraverso l'operazione Ue Sophia, la cooperazione nella missione per il controllo delle frontiere di terra, in particolar modo quelle del Sud del Paese, anche nel quadro delle attività regionali. Questi sono alcuni dei temi che sono stati al centro dell'incontro di sabato a Tripoli tra l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, e il premier del governo riconosciuto internazionalmente della Libia, Fayez Sarraj.
Un colloquio avvenuto in occasione dell'inaugurazione della delegazione Ue nella città libica - un ritorno della presenza diplomatica dell'Ue cruciale nella risoluzione anche della crisi dei migranti - e della missione Eubam. La situazione in Libia è infatti al centro del Consiglio Ue affari esteri di oggi a Bruxelles. Mogherini ha anche incontrato il ministro degli esteri libico Mohamed Taha Siala, il rappresentante speciale dell'Onu Ghassan Salamé, e i rappresentanti di Oim, Unhcr, Undp, Unicef e i beneficiari di alcuni progetti finanziati dall'Ue. Grazie alla stretta collaborazione con le autorità libiche, l'Unione africana e gli organismi Onu è già stato possibile, tramite la task force messa in piedi al vertice di Abidjian dello scorso novembre, il rimpatrio volontario nei rispettivi Paesi d'origine di 20 mila migranti irregolari arrivati in Libia.
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