BRUXELLES - "Il summit Ue-Ua può segnare una svolta nell'agenda globale. L'Ue sceglie di passare da un atteggiamento di donatore a un atteggiamento di partnership. E' l'approccio che l'Italia ha già anticipato nel suo documento del dicembre 2020". Lo ha affermato la vice ministra agli Esteri Marina Sereni parlando con i cronisti alla vigilia del summit Ue-Ua. "Ci sono dei risvolti economici, legati alla sostenibilità e alla transizione e dei temi più politici, legati alle instabilità , penso al Sahel e al Corno d'Africa", ha spiegato Sereni che ieri ha incontrato il ministro delle Finanze etiope Ahmed Shide.
"Sto preparando una missione in Etiopia perché pensiamo che lì ci sia necessità di sostenere tutti gli attori verso la cessazione delle ostilità e verso la possibilità di un nuovo dialogo con l'Europa". Sulle critiche arrivate da alcune Ong sul pericolo che il vertice di Bruxelles possa legittimare i regimi autoritari in Africa Sereni osserva: "è un tema complesso, oggi faremo un incontro che si intitola 'Meet the leaders' con i diversi stakeholder. In ogni realtà c'è bisogno di spingere per i diritti umani. Noi dobbiamo usare tutte le nostre leve e trovare il bilanciamento tra l'esigenza di stabilità, l'esigenza di contrastare il terrorismo e anche l'esigenza di mantenere alta l'attenzione sui diritti umani. Ed è il caso dell'Egitto ma anche di altri Paesi del mondo".
"Nel Sahel più che verso un disimpegno, si va verso un diverso impegno. E' necessario mantenere un impegno ma avere un confronto franco con le autorità di quei Paesi. Noi vogliamo che si riprenda una transizione democratica il prima possibile", sottolinea la vice ministro degli Esteri. Stasera, sul Sahel, è prevista una cena all'Eliseo tra Emmanuel Macron e il premier Mario Draghi. "Per realizzare gli sforzi europei noi chiediamo ai nostri partner del Sahel di ritornare su un binario di transizione democratica", aggiunge.
"La situazione in Libia è sempre molto preoccupante e in questo momento lo è particolarmente. La comunità internazionale e l'Italia credono che ci sia l'assoluta esigenza di concordare con i libici un percorso chiaro, trasparente, non troppo lungo verso le elezioni", ha spiegato Sereni.
"Il tema dell'immigrazione nel vertice ci sarà, c'è un documento in fase di scrittura e negoziato. Noi dobbiamo affrontare il tema razionalmente e proprio per questo lo sviluppo sostenibile condiviso è una riposta. Il governo dei flussi migratori passa dalla possibilità dei Paesi africani di conquistare una loro strada verso la democrazia e verso uno sviluppo sostenibile. Ci sarà credo nel documento un riferimento specifico all'immigrazione e a come contrastiamo assieme il traffico degli esser umani. Stroncare i criminali che trafficano esseri umani credo sia obiettivo comune", ha aggiunto.
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