Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Allerta Ue, senza gas russo solo cooperazione ci salva

Allerta Ue, senza gas russo solo cooperazione ci salva

Risultati stress test. Putin avverte, grandi rischi per transito

BRUXELLES, 16 ottobre 2014, 19:42

Redazione ANSA

ANSACheck
L'Europa non rischia più di restare al freddo come cinque anni fa se la Russia chiude i rubinetti del gas, ma solo se stringerà i gomiti e aumenterà la cooperazione tra i 28. Anche perché, nella guerra dell'energia, lo zar Putin, a stretto giro di posta dalla pubblicazione dei risultati degli stress test europei, ha subito avvertito che per l'inverno alle porte esistono "grandi rischi" per il transito del gas russo verso l'Europa. Nello scenario peggiore di uno stop del gas di Mosca per sei mesi durante una stagione invernale particolarmente rigida, i paesi più colpiti sarebbero i Baltici, quelli del Sud-Est e i Balcani, come già fu cinque anni fa. Anche se, rispetto ad allora, ha assicurato il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger, "siamo messi molto meglio". Oggi, infatti, le riserve europee di gas sono piene al 90% e ci sono più interconnessioni, come per esempio dalla Germania - e a sua volta dall'Olanda e dal suo hub gasiero di Rotterdam - alla Polonia, il 'reverse flow' dalla Slovacchia e nuovi terminali Lng come in Lituania. Ciò non toglie che, una volta chiusi i rubinetti di Gazprom, Finlandia, Estonia, Bosnia e Macedonia avrebbero una carenza di gas del 100%, la Bulgaria del 73%, la Serbia del 64%, la Lituania del 59%, l'Ungheria del 35%, la Romania del 31%, la Polonia del 28%, la Grecia del 18%, la Slovenia del 17%, la Lettonia del 15%, la Croazia del 12%, la Svezia del 6% e il Lussemburgo del 5%. L'Italia, invece, nonostante sia uno dei principali importatori di gas russo, grazie alla politica di diversificazione delle forniture che ha seguito sarebbe lo stesso sostanzialmente 'al caldo', con una mancanza di gas di meno dello 0,1%.

Se gli stati membri anziché adottare misure nazionali o di chiusura dei rispettivi mercati energetici cooperassero tra di loro e condividessero le risorse, questo permetterebbe a tutti i paesi, anche quelli dipendenti al 100% dal gas russo, di non lasciare nessuno al freddo. Di fatto, grazie ad un aumento dell' uso di Lng, delle riserve di stoccaggio, delle importazioni da Nord Africa, Norvegia ma anche della produzione europea, il 'buco' creato da uno stop del gas russo (per i 28 paesi Ue più quelli della Comunità energetica esclusa l'Ucraina) resterebbe limitato a 9 miliardi di metri cubi. Di quanto salirebbero i prezzi, però, gli stress test Ue non si sono occupati. Per Kiev, intanto, la Commissione Ue punta a trovare un'intesa con Mosca martedì prossimo a Bruxelles. Putin, che ha detto di "sperare" in un accordo, ha però già avvertito che se l'Ucraina sottrarrà gas destinato all'Europa le forniture di gas verranno diminuite di conseguenza.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.