Il ritiro delle proposte di
direttive europee sulla qualità dell'aria, sulla gestione dei
rifiuti e sulla cosiddetta 'circular economy' annunciato dal
vicepresidente Frans Timmermans oggi a Strasburgo non convince i
ministri dell'ambiente di 11 paesi, tra cui Italia, Francia,
Germania, Spagna, Svezia, Belgio e Danimarca, che hanno inviato
una lettera per chiedere un "ripensamento" alla Commissione. Lo
indica il sottosegretario agli affari europei, Sandro Gozi, a
conclusione del Consiglio Affari generali.
Il tema della revisione e della semplificazione delle
proposte legislative ancora pendenti fra le istituzione europee
è stato toccato oggi da Timmermans, che ha annunciato il ritiro
di 80 direttive. Ed in generale, secondo quanto riferito da
Gozi, nel Consiglio i 28 hanno dato un "sostegno generale" ad un
"segnale di discontinuità che va nella direzione giusta" perché,
ha precisato il sottosegretario e presidente di turno, "la
Commissione di deve concentrare che fanno la differenza e sui
temi in cui l'intervento dell'Unione europea fa la differenza".
Ma sulle questioni della 'circular economy, della qualità
dell'aria e della gestione dei rifiuti, ha aggiunto Gozi, gli 11
ministri dell'ambiente "chiedono di riconsiderare le decisioni".
"Bisogna valutare con più attenzione - sottolinea Gozi - se è
così chiaro che la Ue non può portare avanti certe proposte e
che esse sono completamente bloccate in Consiglio o in
Parlamento, e quindi il loro ritiro sia davvero giustificato".
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