Nei ricorsi si accusa l'Italia di aver violato l'articolo due della Convenzione europea dei diritti umani in cui è stabilito che "il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge". Inoltre, i ricorrenti chiedono anche di condannare le autorità italiane per il mancato rispetto dell'articolo 10 della stessa Convenzione, quello che sancisce il diritto a essere correttamente informati. In quest'articolo, dedicato alla libertà d'espressione, è protetta anche la "libertà di ricevere o di comunicare informazioni". La Corte, a quanto si è appreso, ha raccolto le denunce ricevute in circa 40 ricorsi, ma nessuno di questi è stato ancora oggetto di comunicazione da parte di Strasburgo al governo italiano. I procedimenti sono quindi nella fase iniziale del loro iter e sarà necessario attendere ancora per sapere se e come saranno trattate dai giudici di Strasburgo.
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