La Commissione europea approva
l'accordo tra la Grecia e la Trans Adriatic Pipeline (Tap), un
progetto che, spiega Margarethe Vestager, Commissaria alla
Concorrenza, "migliora la sicurezza dell'approvvigionamento
energetico nel sud est Europa, in osservanza delle regole, senza
distorcere la concorrenza e il mercato". Il gasdotto è destinato
a collegare la Grecia all'Italia.
La decisione odierna sul nuovo gasdotto che raggiungerà
l'Italia 'atterrando' sulle coste pugliesi, "apre la strada alla
realizzazione in Grecia di una infrastruttura multimiliardaria",
ha sottolineato Vestager. "Gli incentivi offerti dalle autorità
greche - ha aggiunto la commissaria - sono limitati a quanto
necessario per la sua realizzazione e compatibili con le regole
Ue sugli aiuti di Stato".
Per il commissario all'energia Maros Sefcovic, quello di oggi
è un "importante passo in avanti" per il completamento del
mercato unico dell'energia e la realizzazione del corridoio
meridionale attraverso cui far affluire il gas vero l'Europa.
"Proprio ieri - ha detto ancora il commissario - tutti le parti
interessate al progetto, riunite a Baku, hanno confermato la
volontà di realizzare questa infrastruttura rispettando i tempi
indicati".
Il consorzio Tap (Trans Adriatic Pipeline), formato dalle
società BP (20%), SOCAR (20%), Snam (20%), Fluxys (19%), Enagás
(16%) e Axpo (5%), nei prossimi anni investirà 5,6 miliardi di
euro nella costruzione del gasdotto, di cui 2,3 miliardi in
Grecia.
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