L'Ue accoglie "con soddisfazione"
i risultati della diciassettesima conferenza della Convenzione
sul commercio internazionale di fauna selvatica minacciata di
estinzione (CITES). "I risultati parlano da soli - ha dichiarato
il commissario europeo all'ambiente Karmenu Vella - una
protezione più severa è stata concessa a un certo numero di
specie iconiche, ora dobbiamo applicare in modo rigoroso quanto
deciso".
Durante la conferenza l'Ue si è opposta con successo alla
revoca del divieto per gli scambi internazionali di avorio e di
corno di rinoceronte. Tra gli altri risultati, spiega una nota
della Commissione, degni di nota sono l'estensione della tutela
di diverse specie di palissandro e il divieto di commercio
internazionale per il pangolino.
Meno entusiaste le Ong, che avrebbero voluto l'Ue in prima
fila per il blocco totale del commercio di avorio, anche
domestico. "E' uno scandalo, visto che anche la Cina, Hong Kong
e gli Stati Uniti ora riconoscono che solo un divieto totale di
commercio di avorio è in grado di garantire un futuro per gli
elefanti", ha detto Will Travers, il presidente della Fondazione
Born Free.
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