Lo stesso ragionamento vale anche sul fronte del commercio di gas naturale liquefatto, uno degli elementi chiave in discussione nel Ttip, l'accordo di libero scambio Ue-Usa la cui sorte sembra segnata con l'arrivo di Trump. "Se c'è una questione su cui nessuno ha dubbi per quanto riguarda la nuova amministrazione americana è che è molto a favore delle imprese", ha affermato Sefcovic, per questo "non posso immaginare che creino problemi per quelle società che vogliono esportare Lng".
Anzi, secondo quanto hanno riferito gli analisti allo stesso vicepresidente, tutti "si aspettano che gli Usa diventino, o che abbiano una forte chance di diventare l'esportatore numero uno di Lng a partire dal 2020". E l'Ue, ha tenuto a sottolineare, è sempre stato e continuerà a essere "un buon consumatore" che "paga in tempo" ed è "affidabile", per questo i fornitori di energia lottano per ottenere quote del mercato europeo.
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