La Grecia ''ha ancora bisogno di essere accompagnata'': lo ha detto il ministro francese delle Finanze, Michel Sapin, in un momento in cui Atene vive particolare tensioni sui mercati per la sua volontà di accelerare l'uscita dal piano di aiuti della troika internazionale. ''La Grecia ha bisogno di essere ancora accompagnata'', ha detto Sapin, aggiungendo: ''La Grecia ha fatto molto sforzi, auspica che ci sia un riconoscimento di questi sforzi, incluso da parte del suo popolo''. Il ministro francese ha tuttavia avvertito che ''bisogna fare attenzione al momento in cui si esce da soli sui mercati mondiali''.
Continua nel frattempo la vendita dei titoli di Stato della Grecia dopo che il governo di Samaras ha manifestato l'intenzione di uscire dal piano di aiuti della Troika prima della sua scadenza naturale, prevista per fine 2015. I rendimenti dei bond decennali salgono anche oggi (+73 punti base), toccando quota 8,3%. Debole la Borsa di Atene (-0,37%), reduce da un calo di circa il 12% in due sedute. Le tensioni sulla Grecia si allargano a tutti i Paesi periferici dell'Eurozona. I rendimenti dei Btp salgono di 20 punti al 2,62%, quelli dei bonos spagnoli di 18 punti al 2,28%, quelli dei titoli portoghesi di 13 punti al 3,39% mentre gli investitori si rifugiano nel bund tedesco, il cui rendimento scende di due punti base allo 0,73%.
La Bce intanto corre in aiuto delle banche greche. Secondo quanto si legge sul sito Reuters, l'Eurotower avrebbe ridotto l' 'haircut', (cioè il taglio) sul collaterale che gli istituti ellenici devono presentare all'Eurotower per finanziarsi. La misura avrebbe lo scopo di agevolare l'accesso al finanziamento delle banche greche, oggetto ieri di un report di Fitch che metteva in guardia sulla loro vulnerabilità e paventava la necessità di una ricapitalizzazione.
Secondo Bloomberg la Bce non ha ancora deciso se ridurre l' 'haircut' sul collaterale degli istituti ellenici. La questione sarebbe stata affrontata nell'incontro dei governatori delle banche centrali europee a Francoforte e una posizione potrebbe arrivare entro il 6 novembre, quando la Bce si riunirà per le decisioni di politica monetaria.
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