"L'accordo su partenariato
transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) va
chiuso entro il 2015: bisogna andare avanti con una agenda
ambiziosa ma realistica. L'Italia è in prima linea, come
presidente di turno Ue su questa posizione". Lo afferma il
viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, alla
vigilia del Consiglio europeo sul Commercio, il primo alla
presenza del Commissario Cecilia Malmstrom. Una riunione che
grazie alla tenacia italiana, rilancerà con forza l'iniziativa
europea su questo tema cruciale per la crescita e l'occupazione,
soprattutto per l'economia italiana.
La stessa Malmstrom, assieme a Calenda, domani incontrerà
per la prima volta, dopo il Consiglio, Michael Froman,
l'incaricato del presidente Obama per la politica commerciale. E
ai primi di dicembre volerà a Washington per intensificare il
confronto sul Ttip. "Il nostro obiettivo è togliere ogni alibi
agli Stati Uniti, evitando di mettere sul piatto questioni
difficilmente risolvibili. E' necessario chiudere entro il 2015,
quindi prima che gli Stati Uniti siglino l'altro accordo
commerciale, il Tpp, quello con ben 11 Paesi del pacifico.
Un'intesa, quest'ultima che potrebbe rilanciare l'economia
americana, abbassare il costo dell'energia, rendendo molto meno
urgente l'accordo con l'Europa". Calenda infatti non crede che
la batosta elettorale che Obama ha subito al voto di medio
termine possa bloccare il processo negoziale: "Istintivamente -
spiega - credo che per l'amministrazione Usa ci sia spazio per
chiudere ambedue i trattati".
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