Gli stress test "confermano che
le banche stanno aumentando la resilienza", e per la Commissione
Ue si è trattato di un esercizio "molto importante" anche per
"ricostruire la fiducia nella solidità del sistema finanziario":
lo ha detto una portavoce della Commissione europea commentando
gli stress test di venerdì scorso. Quest'anno l'obiettivo dei
test era differente rispetto al 2014, ha spiegato la portavoce
Annika Breidthardt. Due anni fa si trattava di "identificare le
carenze che necessitavano azioni di ricapitalizzazione.
Quest'anno, invece, non prevedevano una soglia minima di
capitale ma erano disegnati affinché l'esercizio di supervisione
mandi avanti il processo di riparazione del settore bancario
europeo in corso". L'obiettivo degli stress test era quindi di
"valutare l'estensione dell'erosione di capitale che ipotetiche
dinamiche avverse di mercato possono provocare", ha aggiunto,
precisando che si è trattato di un esercizio "ben disegnato".
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