BRUXELLES - "Lo stato dell'economia italiana è incoraggiante, al momento non si profila il rischio di un incrocio tra una non soluzione della crisi di Governo e una difficoltà, incertezza o addirittura un rischio dei mercati", piuttosto c'è "una certa preoccupazione per quello che succede attorno a noi nel mondo e per le dinamiche commerciali che potrebbero delinearsi" dalla vicenda dei dazi che "è da maneggiare con grande cura": lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del vertice europeo. Il premier ha detto che la situazione economica italiana è "risultato delle politiche monetarie della Bce, del lavoro fatto in questi anni e della congiuntura favorevole". Quindi "ho visto interesse sull'evoluzione della nostra crisi, consapevolezza di come funziona il sistema italiano, non ho visto allarme che in questa fase questo possa produrre destabilizzazione in termini finanziari, economici e dei mercati", ha concluso.
"L'euro è una realtà ed è irreversibile, non mi metterei a fare architetture su questo", ha detto il premier al termine del vertice europeo, rispondendo a chi gli chiedeva un parere su uno studio critico sulla moneta unica di Clemens Fuest, economista tedesco, direttore dell'istituto per la ricerca economica.
Nell'Eurosummit "è chiarissimo che ci sono opinioni diverse" sulla riduzione dei rischi, ma altrettanto chiaro da parte dell'Italia e di altri è stato sottolineare che "abbiamo un accordo, non si tratta di prendere una decisione nuova, e l'accordo prevede che vadano insieme risk sharing e risk reduction", ha proseguito. Gentiloni ha spiegato che "tutte le volte che si devono fare passi su risk sharing vengono messe sul tavolo nuove condizionalità". Invece, bisognerebbe approfittare della congiuntura economica positiva per progredire: "Non c'è mai stato un indice di dispersione così basso nella zona euro, non si vedeva dal '94 in Europa. Quindi abbiamo una convergenza avanzata e dobbiamo evitare che in nome della riduzione dei rischi l'Europa si vada a cercare dei guai".
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