"Credo che nessuno più possa
permettersi di non valutare nel merito le proposte". Perché "nel
merito l'accordo è a un passo", così Graziano Delrio sulla
vicenda dell'Ast. Un appello a Landini? "No è un appello a
tutti, a azienda e sindacati a chiudere la trattativa. L'azienda
ha bisogno di ricominciare a produrre - dice - quattro settimane
di sciopero metterebbero a rischio il sito. E' un appello alla
ragionevolezza, a mettersi a sedere e continuare a discutere. Si
può discutere continuando a far lavorare la fabbrica".
"La trattativa di Terni è una trattativa che credo debba trovare
una svolta. Posso dire con assoluta certezza di dati che
l'attuale piano industriale aiuta a mantenere occupazione, sito
produttivo, tutte e due le linee, c'è il trasferimento di
Torino, c'è l'assenza dei 530 licenziamenti con una mobilità
volontaria, e quindi credo che su queste basi l'accordo sia
possibile e a portata di mano", spiega Delrio.
"Spero che tutti abbiano a cuore prima di tutto il bene delle
famiglie di Terni e quello del sito industriale e del territorio
ternano - aggiunge - perché altre valutazioni di tipo più
generale, che non riguardino esattamente la trattativa in corso,
andrebbero a portare esiti difficili".
Sulle acciaierie Ast di Terni dall'Europa non ci aspettiamo
altro rispetto a quello che ha già garantito e cioè "che
garantisca l'impegno assunto a suo tempo di valorizzare il sito
produttivo", così il sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Graziano Delrio, a margine della riunione dei ministri
Ue dello sport.
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