"Riaffiorano in questi giorni
ipotesi di riforma degli ambiti portuali e proposte di un nuovo
macro distretto del bacino adriatico che accorperebbe le
Autorità portuali di Trieste, Venezia, Ravenna e Ancona. Se il
ministro Delrio riproponesse la recente ipotesi 'Lupi'
ripeterebbe un errore madornale, confondendo il sostegno alla
portualità italiana con una geografia di fusioni che
ammazzerebbe la competitività e ogni speranza di nuovi
investimenti in reti e infrastrutture proposte dagli scali più
attivi". Il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi,
interviene sul tema dopo ipotesi di stampa di una imminente
riforma in tal senso del settore.
"Questo vale in particolare per Ravenna, che intende
sviluppare offerta logistica e investimenti pubblici e privati
che passano dall'approfondimento dei fondali e da nuove misure
per lo smaltimento degli escavi" ha aggiunto.
"Questa è la nostra priorità, che non può essere dimenticata
e annegata in una inutile ripresa di conflitti tra i nostri
porti per assecondare proposte dannose. Abbiamo bisogno
dell'aiuto di Stato e Regione per questi interventi
urgentissimi, del resto già contenuti nel 'Progettone', che
contribuiscano a risolvere una vera e propria emergenza. Tutto
il resto è una minaccia alla credibilità delle istituzioni che
hanno assunto impegni ben precisi sullo sviluppo del porto di
Ravenna e sulle condizioni indispensabili per raggiungere quei
risultati".
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