Ciò non toglie che il Paese dovrà completare entro il 2017 una serie di riforme, dal processo elettorale alla libertà dei media e all'indipendenza del sistema giudiziario, fino alla lotta contro la corruzione e il crimine organizzato. Se queste riforme non fossero portate a termine, Podgorica rischia di ricadere di nuovo in una procedura di monitoraggio.
La decisione di ridurre il controllo su Podgorica intanto è stata presa sulla base della relazione preparata dal finlandese Kimmo Sasi (Finlandia, Ppe/Cd) e dall'irlandese Terry Leyden (Irlanda, Alde), in cui si sottolinea "l'eccellente cooperazione fra le autorità del Montenegro e il Consiglio d'Europa, in particolare con la Commissione di Venezia" e "gli sforzi per l'integrazione europea". Pace ha particolarmente apprezzato i passi intrapresi dalle autorità montenegrine nella lotta contro la discriminazione e gli sforzi per integrare i rifugiati e gli sfollati interni, anche tramite la revisione di una legge sugli stranieri. (ANSA)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA