Sui temi dell'immigrazione ci
sono "passi in avanti concreti" e ci sono le premesse per
"rimettere sul giusto binario il difficile lavoro della
costruzione di una politica europea dell'immigrazione dopo il
passo falso di Bratislava". Lo dice il sottosegretario agli
affari europei, Sandro Gozi, a conclusione del Consiglio affari
generali che oggi a Lussemburgo ha preparato il vertice di
giovedì e venerdì prossimi inserendo nella bozza di conclusioni
"impegni seri" per l'Africa e le cause dell'immigrazione oltre a
"riaffermare i principi di solidarietà e responsabilità" messi
in discussione finora dai paesi del gruppo di Visegrad.
Nella bozza di conclusioni dei leader, spiega Gozi, "siamo
finalmente arrivati a degli impegni seri" ed indica la
"esplicita menzione dell'Africa, del lavoro per prevenire
l'immigrazione irregolare, per affrontare le cause originarie
dell'immigrazione, per lavorare su una politica più efficace per
la gestione delle frontiere esterne e ricordare a tutti i
principi di solidarietà e di responsabilità per la gestione
interna dei migranti e dei richiedenti asilo". Gozi inoltre
indica che al gruppo di Visegrad è stato "spiegato che la
solidarietà flessibile è una contraddizione in termini" e
aggiunge che "su questo non ci sono stati problemi, nel senso
che siamo ritornati a riaffermare i principi di solidarietà e
responsabilità anche per il tema del diritto di asilo".
L'Italia, aggiunge Gozi, cercherà di fissare anche "un
termine per l'adozione del piano di investimenti per l'Africa"
ma - osserva - "siamo tornati all'approccio più giusto e, se
attuato, più efficace".
Nel Consiglio di oggi è stato affrontato anche il tema della
revisione del bilancio europeo, tema che non sarà discusso al
vertice ma sul quale l'Italia "sostiene fortemente l'approccio
della Commissione" affinché la Ue abbia più risorse, nell'ambito
dei tetti di spesa già fissati, per la sicurezza,
l'immigrazione, la crescita ed i giovani oltre alla conferma del
raddoppio del piano Juncker per gli investimenti "entro l'anno".
"E' una coerenza finanziaria che dobbiamo avere per dare
credibilità alla nostra politica".
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