"Dobbiamo lottare contro i
populismi e i nazionalismi stupidi, che non dobbiamo confondere
con il patriottismo": lo ha detto il presidente della
Commissione Ue Jean Claude Juncker durante un intervento
all'Università di Liegi, ribadendo quanto detto già tre giorni
fa a Bruxelles. Juncker ha ricordato che "l'Ue è piccola,
bisogna saperlo", sia intermini di popolazione che di geografia,
e quindi "non è il momento di dividere l'Europa in categorie
nazionali". Piuttosto, bisogna guardare a quello che l'Europa ha
costruito: "Abbiamo realizzato l'Ue senza frontiere, sono
contrario alla loro reintroduzione", inoltre "abbiamo creato
moneta unica" e ora dobbiamo "rafforzare il ruolo dell'euro".
Anche sull'immigrazione, sebbene "non ci sia più una crisi dei
migranti in senso stretto", serve "più solidarietà minima perché
non è corretto che i Paesi collocati dalla geografia lì dove
sono, cioè Grecia e Italia, portino da soli il fardello dei
migranti".
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