La politica agricola comune
(Pac) attuale "è già superata e deve essere rivista alla luce
delle sfide strategiche del 21/o secolo", specie alla luce della
crisi che ha colpito il settore lattiero caseario e i produttori
di carne, specie di maiale. Lo riferiscono cinque eurodeputati
socialisti, annunciando la creazione di "un gruppo di studio che
mira a realizzare una nuova direzione strategica per la Pac"
spiega l'italiano Nicola Caputo (Pd), che si è attivato insieme
ai colleghi del gruppo S&D Marc Tarabella (Belgio), Eric Andrieu
(Francia), Jean-Paul Denanot (Francia) e Tibor Szanyi
(Ungheria).
Secondo i cinque eurodeputati "l'embargo russo, il
rallentamento cinese e la fine delle quote sono stati fattori
chiave nello scatenare la crisi sulla base di una Pac già
debole", di conseguenza "se le scelte politiche si rivelano
fallimentari, devono essere cambiate". "Il nostro obiettivo -
spiega Caputo - è quello di restituire alla Pac un ruolo
normativo e stabilizzatore, migliorando il valore aggiunto delle
spese comunitarie a favore di una strategia a lungo termine,
assicurando uno sviluppo sostenibile e la promozione della
sicurezza alimentare".
Inoltre, secondo l'eurodeputato del Pd "è nostra
responsabilità, come parlamentari europei, proporre una nuova
direzione per la Pac sulla base di strumenti anticiclici e
assicurativi, e all'interno del bilancio del quadro finanziario
pluriennale europeo". "È urgente dare alla Pac un vero senso
comune e capire che il declino rurale avrà effetti sulla
dipendenza alimentare e quindi, sulla politica dell'Unione
europea" conclude Caputo, auspicando la fine "alla situazione di
stallo in cui l'Europa si è impantanata e ricostruire la
speranza per i nostri agricoltori e i nostri cittadini". (ANSA)
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