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Nei tre porti del Nord Sardegna 70mila passeggeri in piĆ¹

In crescita Olbia e Porto Torres, flessione per Golfo Aranci

13 agosto, 15:32
(ANSA) - OLBIA, 13 AGO - Traffici marittimi in crescita nel Nord Sardegna: inversione di tendenza per gli scali di Olbia e Porto Torres, leggera flessione a Golfo Aranci. Oltre settantamila passeggeri in più rispetto al 2013 nei tre porti: un dato che significa +4,5%. Dato complessivo: un milione e 700 mila passeggeri in sette mesi.

Per quanto riguarda lo scalo dell'Isola Bianca a Olbia nonostante un inizio anno negativo il dato relativo ai passeggeri sbarcati ed imbarcati da gennaio a luglio 2014 segna un +6,25% rispetto al 2013, l'equivalente di 66 mila unità (si passa da 1.061.182 passeggeri del 2013 a 1.127.495 dell'anno in corso). Un'inversione di tendenza, avviata da aprile e tutt'ora in atto, che trova conferma anche nel volume di auto e camper trasportati, in crescita dell'8,8% rispetto allo scorso anno (da 335.990 a 365.509). Segno più anche per le merci, che aumentano, rispetto allo scorso anno, del +7,8%, con passaggio da 2.223.421 a 2.396.982 tonnellate.

Sono circa trentamila in meno, invece, i passeggeri in arrivo e partenza a Golfo Aranci: rispetto al 2013 -13%. Si passa dai 235.837 passeggeri dello scorso anno a 204.777 del 2014.

Negativo anche il dato relativo alle auto al seguito, che si attesta a -12,7%. In leggera crescita, ma sempre in calo rispetto al passato, invece, il dato relativo ai carri ferroviari.

In netta ripresa, invece, lo scalo di Porto Torres che, sul versante passeggeri, segna +11,6% rispetto ai sette mesi dell'anno scorso. Si passa da 327.876 agli attuali 366.033.

Crescita alla quale corrisponde anche un incremento dei veicoli trasportati che registrano un +5,4% (circa seimila in più rispetto al 2013). Positivo anche il primo consuntivo delle merci su gommato: si passa dalle 744.722 tonnellate del 2013, alle attuali 851.540, per un +14,3% di crescita. Negativa, invece, la movimentazione delle rinfuse secche (-5,7%, pari a 60 mila tonnellate in meno) e liquide (-18,22%, sessantamila tonnellate in meno). (ANSA).

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