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Logistica: con Delrio nasce una 'cabina di regia' a Nord Est

Il ministro annuncia soldi per Mose e 'Comitatone' il 7 novembre

27 ottobre, 16:28
Logistica: Delrio, Italia grande molo d'Europa Logistica: Delrio, Italia grande molo d'Europa

(ANSA) - VENEZIA, 26 OTT - I soldi per finire il 'Mose' ci sono, il 7 novembre ci sarà il Comitatone per la salvaguardia di Venezia e tra i temi che verranno affrontati anche la soluzione definitiva alla questioni grandi navi da estromettere da San Marco. All'Arsenale di Venezia il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio porta notizie attese per il futuro di Venezia che vanno ad aggiungersi all'accordo che fa nascere una "cabina di regia" per la logistica portuale e relativi collegamenti infrastrutturali per il nord est. Agli Stati generali della logistica del nord est - presenti tra gli altri il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, i Presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Debora Serracchiani, e i responsabili di porti ed enti ad essi legati - Delrio disegna uno scenario in cui "L'Italia è il grande molo d'Europa". Quindi, sottolinea il ministro, "bisogna sostenere questa vocazione presentarci come sistema unico. La mia ambizione più grande è quella di far lavorare meglio i porti, intercettare i traffici in aumento dal Mediterraneo e da Suez". Indicazioni che vanno nel senso delle richieste di Brugnaro che ha insistito su un'accelerazione per la "via della seta" e candida Venezia anche alla partecipazione della gestione del Mose. Al tema della salvaguardia della città lagunare tiene molto anche Zaia, che più in generale punta l'attenzione sulle grandi infrastrutture logistiche. "Porti, aeroporti, grandi reti di trasporto e, in prospettiva, commercio estero, al centro di questi Stati generali della logistica e del documento che sottoscriviamo in questa sede - ricorda -, sono anche una delle 23 competenze che saranno al centro della trattativa per l'autonomia che avvieremo con Roma". Zaia auspica poi un porto franco che interessi anche il Veneto, mentre Serracchiani rileva che il porto franco di Trieste "è una forza per la nostra nazione, avendo la particolarità di effettuare al suo interno già una prima trasformazione delle merci, possibilità che solo l'Italia ha nel contesto europeo". Delrio, chiude i lavori invitando a evitare personalismi perché "ragionare con un sistema unitario significa aumentare il valore aggiunto, avere un Paese più competitivo, più efficiente, che crei lavoro e benessere per le famiglie. Sono molte, infatti, le occasioni di lavoro perse non lavorando insieme". "Questa occasione - ha proseguito - serve per darci nuove occasioni di sviluppo, ma bisogna avere la capacità di cooperare, oltre ad una forte semplificazione burocratica e ad una forte digitalizzazione. Ogni singolo terminal portuale, ogni singolo interporto, ogni opera non inserita in un contesto generale non è da sola sinonimo di competitività del sistema". (ANSA).

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