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Grandi navi, a Venezia meno smog grazie a carburante green

Cnr, nonostante traffico non accenni a diminuire

15 gennaio, 14:02
Grandi navi, a Venezia meno smog grazie a carburante green Grandi navi, a Venezia meno smog grazie a carburante green

 (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Traffico e dimensioni delle grandi navi non accennano a diminuire, anzi "sono in aumento". Eppure "si riduce l'inquinamento 'navale' a Venezia". A dimostrarlo uno studio dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr di Lecce, in collaborazione con l'università Ca' Foscari (pubblicato sulla rivista 'Atmospheric environment'), in cui si fa presente che "l'impatto del traffico passeggeri sulle concentrazioni di particolato atmosferico nell'area veneziana è in diminuzione grazie all'uso di carburante green". "A determinare questa svolta positiva - spiega Daniele Contini, ricercatore Isac-Cnr e coordinatore del progetto - l'impiego di carburante 'green' a basso contenuto di zolfo, in ottemperanza alla nuova normativa europea e secondo l'accordo 'Venice Blue Flag' siglato tra enti locali (comune, autorità portuale e Capitaneria di porto)". "Per la prima volta i risultati mostrano che le strategie di mitigazione a livello internazionale e locale, basate sulla riduzione del contenuto di zolfo nei carburanti ad uso navale - continua il ricercatore - sono efficaci nel ridurre l'impatto primario del particolato e non solo nell'abbattere l'impatto secondario delle concentrazioni di ossidi di zolfo e di solfato". Il lavoro ha analizzato i dati ottenuti nel periodo estivo del 2007, del 2009 e del 2012 nell'area urbana ed è risultato che "l'impatto del traffico navale sulle concentrazioni di particolato atmosferico fine (Pm2.5) dovuto alle emissioni primarie, ossia emesso dai camini delle navi, è diminuito dal 7% del 2007 al 3,5% del 2012". Nello stesso periodo "il tonnellaggio associato al traffico navale passeggeri è invece incrementato del 47%". Inoltre la ricerca evidenzia che "l'impatto del traffico navale è significativamente maggiore sulle particelle di piccole dimensioni (ultrafini e nanoparticelle) rispetto alle particelle di maggiori dimensioni Pm2.5 o Pm10". Lo studio è stato svolto nell'ambito del progetto Poseidon, finanziato dal Programma europeo Med (2007-2013) per la cooperazione territoriale; vede la partecipazione delle università di Venezia, di Patrasso e della School of Medicine di Rijeka (Croazia). La ricerca sarà estesa anche ad altre due città portuali e a Brindisi.

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