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Corallo sintetico per togliere metalli pesanti dal mare

Nanopiastrine in ossido di alluminio assorbono mercurio

24 luglio, 17:36
Il corallo cervello (Diploria labyrinthiformis) ricoperto e soffocato dalla ramificazione della spugna Aplysina cauliformis (foto:Joseph Pawlik, UNCW) Il corallo cervello (Diploria labyrinthiformis) ricoperto e soffocato dalla ramificazione della spugna Aplysina cauliformis (foto:Joseph Pawlik, UNCW)

(ANSA) - ROMA, 24 LUG - Un nuovo materiale, che mima la struttura e il potere assorbente del corallo, può aiutare gli oceani a liberarsi dai metalli tossici pesanti che vi si riversano a causa delle attività umane, soprattutto quelle industriali. A metterlo a punto, un gruppo di ricercatori della cinese Anhui Jianzhu University, che attraverso il loro lavoro puntano a togliere gli ioni di metalli come piombo, arsenico e specialmente mercurio dal mare. Quando il mercurio inquina l'acqua, viene assorbito da piante e animali, entrando quindi nella catena alimentare e finendo sulle nostre tavole nella forma di pesce tossico. Stando all'Oms, nelle popolazioni in cui la pesca è alla base della sussistenza, tra l'1,5 e il 17% dei bambini mostra impatti cognitivi dovuti all'ingestione di pesce contenente mercurio. Questo metallo viene assorbito anche, in modo efficiente, dai coralli, per i quali un quantitativo limitato può essere letale. Proprio prendendo spunto dai coralli gli esperti hanno creato delle nanopiastrine in ossido di alluminio, che assumono una struttura simile a quella del corallo e ne riproducono il potere assorbente. Testate in acqua contenente mercurio, le nanopiastrine hanno dimostrato una capacità di assorbimento 2 volte e mezzo superiore rispetto alle tradizionali nanoparticelle in ossido di alluminio. (ANSA).

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