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Fincantieri:maxiaumento gela Borsa,'ad oggi non deciso'

Voci operazione da 500 mln, e sull'offshore è allarme utili

15 ottobre, 19:02
Fincantieri:maxiaumento gela Borsa,'ad oggi non deciso' Fincantieri:maxiaumento gela Borsa,'ad oggi non deciso'

 (di Sabina Rosset) (ANSA) - MILANO, 15 OTT - Gelo maxiaumento su Fincantieri: a poco più di un anno dalla quotazione della controllata di Cdp, le indiscrezioni su una possibile ricapitalizzazione per oltre mezzo miliardo di euro hanno affondato del 13,5% i titoli del gruppo cantieristico in Borsa, con una capitalizzazione scesa così a 1 miliardo. "Ad oggi nessuna decisione è stata presa e nessun advisor è stato incaricato di studiare tale operazione", ha solo chiarito l'azienda, dando evidentemente spazio ai timori del mercato. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Corriere della Sera l'A.d Giuseppe Bono avrebbe già sondato le banche per blindare l'operazione con un consorzio di garanzia, e potrebbe proporre la maxiricapitalizzazione al consiglio di amministrazione che si riunirà il 10 novembre, per approvare i conti dei nove mesi, dopo una perdita a 27 milioni nel primo semestre. Fincantieri ha fatto il suo debutto a Piazza Affari solo nel luglio scorso, con il collocamento sul mercato del 30% del capitale. Il 70% del gruppo di Trieste è in mano invece alla Cassa depositi e prestiti, attraverso Fintecna, e dunque la controllata del ministero dell'Economia, guidata da Claudio Costamagna e Fabio Gallia, sarebbe chiamata a dare il proprio via libera sobbarcandosi gran parte dell'operazione. La nuova liguidità, secondo il quotidiano di via Solferino, servirebbe a ridurre l'indebitamento e a finanziare il circolante in vista di un aumento dell'operatività. Nell'ultima semestrale il gruppo di Trieste aveva annunciato di aver raggiunto un record storico negli ordini, pari a 16 miliardi (12 miliardi il carico di lavoro), in primis grazie agli ordini di navi da crociera. Il calo delle quotazioni del petrolio ha invece pesato sui conti del gruppo sul fronte dell'offshore, dove Fincantieri nel 2012 aveva rilevato le attività che oggi fanno capo a Vard (allora Stx-Osv Holding), produttore di mezzi a supporto delle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas. Proprio su quest'ultimo fronte, Vard ha emesso oggi un allarme sia sul terzo trimestre e sia sull'intero esercizio 2015, con un "impatto negativo significativo" atteso dalle difficoltà operative dei cantieri brasiliani e dal difficile contesto politico-economico brasiliano. Fincantieri attualmente possiede il 55,63% di Vard e ne consolida integralmente i risultati. Nel primo semestre i ricavi Vard avevano pesato per il 27,5% dei ricavi consolidati e pressoché interamente sui ricavi del segmento offshore del gruppo. Fincantieri ha generato 2,2 miliardi di ricavi a fine giugno (4,4 nell'intero 2014), con perdite nette di esercizio per 19 milioni (55 l'utile dell'intero 2014) e utili di pertinenza per 12 milioni (67 nell'intero 2014). L'indebitamento netto era pari a 220 milioni, mentre era positivo per 44 milioni a fine 2014. Fincantieri era stata collocata nel luglio 2014, riaprendo dopo una lunga parentesi la stagione delle privatizzazioni. I titoli erano stati collocati sia presso investitori istituzionali e sia a pubblico retail, apparso però più freddo. Il prezzo dell'Ipo era stato di 0,78 euro, con lo scivolone di oggi le azioni della società valgono 0,59 euro, il 23% in meno del prezzo di collocamento.

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