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Esenzione Iva alto mare: Ucina, Bene intervento Federagenti

Demaria: "Peccato non essere stati coesi fin dall'inizio"

18 luglio, 21:34

(ANSA) - GENOVA, 18 LUG - Ucina, Confindustria Nautica accoglie con soddisfazione le nuove prese di posizione di Federagenti, Assorimorchiatori e Fedarlinea, che chiedono all'Agenzia delle Entrate chiarimenti sulla normativa che riguarda la navigazione in alto mare. Una richiesta che arriva alcuni mesi dopo quella già presentata a maggio da Ucina e da Anpan. Un nodo importante per la nautica da diporto, visto che la normativa prevede l'esenzione dall'imposizione Iva delle operazioni "riferite alle navi adibite alla navigazione in alto mare", cioè su acquisti, approvvigionamenti e rifornimenti. "E' un peccato che già a maggio non ci sia stata la forza e la volontà di essere coesi, visto che non c'erano divergenze sostanziali nei contenuti" commenta la presidente di Ucina, Carla Demaria. "Una più sollecita risposta agli interessi degli associati avrebbe aiutato a ottenere prima un risultato importantissimo e vitale per molte aziende - aggiunge -.

Tuttavia confidiamo che l'aggiungersi di queste importanti firme, ormai alla vigilia dell'emanazione della circolare chiarificatrice dell'Agenzia, sia un buon punto di partenza per proseguire insieme in futuro".

Ucina aveva chiesto all'Agenzia delle Entrate - che dovrebbe emanare a breve i chiarimenti - fra l'altro che il nuovo sistema non fosse retroattivo e la possibilità per l'armatore di presentare una dichiarazione sostitutiva nei casi di "discontinuità" cioè in caso di unità nuova o che ha cambiato armatore o rotta, in cui non fosse possibile dimostrare di aver compiuto l'anno precedente viaggi commerciali in alto mare in misura superiore al 70% del totale, che è uno dei requisiti richiesti per l'esenzione dell'Iva.

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