/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Vucic decida su quale sedia stare', nuova crisi Serbia-Croazia

'Vucic decida su quale sedia stare', nuova crisi Serbia-Croazia

Bufera su ministro esteri croato. Da Belgrado nota di protesta

BELGRADO, 25 febbraio 2024, 16:01

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

Nuova crisi diplomatica tra Serbia e Croazia, i cui rapporti restano estremamente fragili e problematici per le conseguenze non ancora digerite e superate dopo le guerre degli anni '90. A rinfocolare i persistenti attriti, sospetti e gelosie tra Belgrado e Zagabria sono state le dichiarazioni fatte ieri dal ministro degli esteri croato, Gordan Grlic Radman, che, parlando all'emittente allnews balcanica N1, ha detto che una cosa sono i serbi e un'altra sono il presidente Aleksandar Vucic e la sua politica, che deve decidere "su quale sedia stare seduta". "Vucic può essere un satellite della Russia, ma non è ammissibile un influsso dei russi o altri influssi maligni che possano perturbare la stabilità dei Balcani occidentali", ha osservato il ministro di Zagabria. Dopo la reazione sdegnata dello stesso Vucic, che ha accusato Grlic Radman di "brutale ingerenza negli affari interni della Serbia, di mentire, di offendere e di minacciare il popolo serbo", oggi il ministero degli esteri di Belgrado ha inoltrato una nota di protesta all'ambasciata croata, definendo "del tutto inaccettabili" le dichiarazioni del ministro croato.
    Dichiarazioni, si osserva nella nota, "che proseguono nel tentativo creare una atmosfera di odio nei confronti della Serbia e del popolo serbo, violando la politica comune diretta a promuovere pace e stabilità nella regione". Per il ministro degli esteri serbo, Ivica Dacic, "nessuno ha il diritto, né tantomeno la Croazia, di impartire lezioni e di immischiarsi brutalmente negli affari interni della Serbia, Paese che porta avanti una politica estera sovrana e indipendente, nell'interesse esclusivo del suo popolo", Dacic ha rinfacciato al collega di Zagabria di dimenticare come la Croazia fosse stata la più fedele alleata della Germania nazista durante il secondo conflitto mondiale. Dura la reazione anche della premier serba, Ana Brnabic, secondo cui il presidente Vucic è "il peggiore incubo" del ministro Grlic Radman, per il fatto che in Croazia non possono sopportare il fatto che Vucic sieda su una sola sedia, che è quella serba. In Croazia, ha aggiunto, regna una enorme frustrazione nel vedere come la Serbia progredisca di giorno in giorno sul piano economico e degli investimenti, diventando con ciò sempre piò forte.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.